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’O mestiere chi difficile / Il mestiere pi difficile

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‘O mestiere cchiù difficile

 

‘O mestiere cchiù difficile?

È a ffa’ ‘a mamma e ‘o pate cu chesta società

addò nce sta troppa libbertà

e i figli nun te stanno cchiù a sentì…

Mo’, guaje a ddì

quaccosa a ‘nu criature,

pe ‘o fà crescere educato,

subbeto t’accusano pure,

ca l’aje  maltrattato!

Se i figli so’ asiggente?

Tu l’aja accuntentà!

… ‘o vvole chesta nosta società!

E po’,  ‘o  piccerillo, s’adda esprimere libberamente:

- Te ietta ‘na cosa nfaccia?  Ma cche fa!

Nun ‘o puoje traumatizzà,

pecchè’…  si  nunn’ è scustumato,

nunn’ è comm’ a l’ate: è n’emarginato!

- ‘E  ggiuvene  tutt’  ‘a nuttata,

nun dormono,  stanne scetate,

scagneno  ‘a notte pe  ‘o iuorno

e s’aizeno d’ ’o lietto doppo mieziuorno?

… So’ ggiuvene,  nuje  anziane, che putimmo capì!

E’  ‘a società, vuje ‘o ssapite, mo, va nnanze accussì! …

‘O cinema e ‘a telavisione,

mo,  songo “ ’a mamma e ‘o pate” ‘e chesta  generazione!

Nuje,  nun cuntamme  cchiù niente,

tutte nce sentimme mputiente!

….ma ora basta per carità!

Nun putimme stà ancora a guardà,

amma stutà ‘a telavisione

e piglià nata vota mmano ‘a situaziona, 

comme hanno fatto ‘e viecchie antiche,

ca   cu tutt’ ‘e defiette,  pecchè nisciuno è perfetto,

sapevano mantènere  ‘o  rispetto

e c’era tanta aducazione,

da ‘u cchiù gruosse  a  ‘u cchiù guaglione,

‘a famiglia era unita,

 i matrimoni duravano tutta ‘na vita!

                                                                                30/03/2009

 

‘Il mestiere più difficile

 

Il mestiere più difficile? / È fare la mamma e il papà in questa società / dove c’è troppa libertà / e i figli non ti stanno più a sentire … / Ora’, guai dire / qualcosa a un bambino / per farlo crescere educato, / subito t’accusano pure, / che lo hai  maltrattato! / Se i figli sono esigenti? / Tu li devi accontentare! / … lo vuole questa nostra società! / E poi,  il  piccolino, si deve esprimere liberamente: / - Ti lancia qualcosa cosa in faccia?  Ma che fa! / Non lo puoi  traumatizzare / perché …  se  non è maleducato, / non è come gli altri: è un emarginato! / - I  giovani  tutta  la notte, / non dormono,  stanno svegli, / scambiano  la notte per  il giorno / e si alzano dal  letto dopo mezzogiorno? /  … Sono giovani,  noi  anziani, che possiamo capire! / E’  la società, voi lo sapete, ora, va avanti così! … / Il  cinema e la televisione, / ora,  sono “ la mamma  e  il  padre” ‘di questa  generazione! / Noi,  non contiamo  più niente, / tutti ci sentiamo impotenti! / …. ma ora basta per carità! / Non posiamo stare più a guardare, / dobbiamo spegnere la televisione / e prendere un’altra vota in mano la situazione, / come hanno fatto i vecchi antichi, / che con tutti i difetti,  perché nessuno è perfetto, / sapevano mantenere  il  rispetto / e c’era tanta educazione, / dal  più grande  al  più piccolo, / la famiglia era unita, /  i matrimoni duravano tutta la vita!

 

 

 

 Lorenzo Giuliano - 14/02/2016 12:48:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Giuliano » ]

Certo, Antonio, erano tempi in cui prevaleva l’autorità dell’uomo sulla donna e in qualche caso si verificavano anche episodi di violenza (che io comunque non approvo), ma nelle famiglie regnava un certo equilibrio, ognuno aveva il proprio ruolo e c’era il rispetto degli altri membri della famiglia e dei parenti. Ora ci sono lo stesso episodi di violenza e di femminicidio, ma i genitori hanno perso il loro ruolo e i figli non ci ubbidiscono più, non ascoltano i nostri consigli e lo sfascio delle famiglie è molto frequente.

 Antonio Aiello - 13/02/2016 20:11:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

I matrimoni duravano una vita ma spesso erano... duri... caro Lorenzo hai espresso con piacevole chiarezza il tuo punto di vista!...

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